Lasciato definitivamente alle nostre spalle il Parco dei Monti Sibillini raggiungiamo il luogo dell'appuntamento con David superando il confine tra Marche ed Abruzzo serpeggiando sui colli che degradano verso la costa al cospetto di un cielo finalmente intensamente azzurro; una volta sul posto alleggeriamo dei bagagli le nostre cavalcature per poi, sbrigati i convenevoli, rimettersi in viaggio sotto la sapiente guida dell'indigeno David bramosi come sempre di scoprire nuovi suggestivi contesti e sicuri che il nostro Amico non mancherà di stupirci. |
CAMPLI
Abbandonata la costa adriatica ci dirigiamo seguendo le ondulazioni stradali verso l'interno della regione, le colline che progressivamente prendono il posto della pianura si adornano dei colori di questa inoltrata primavera finalmente magnificati da uno splendido sole; cullati da un piacevole tepore più che perfetto per il nostro viaggiare effettuiamo la prima sosta della giornata visitando il piccolo borgo di Campli con le sue attrattive compresa quella Scala Santa che richiede di essere risalita in ginocchio per espiare i propri peccati....
Non si modifica la direttrice che ci porta verso ovest quando nuovamente in sella, abbandoniamo Campli per seguire l'innalzamento altimetrico che preannuncia la vicinanza della dorsale appenninica ed addentrarci nel territorio del parco del Gran Sasso su cui dominano i monti della Laga.
David "Lupo Solitario"
Marcello "[Zavi]
Loris "Trepalle"
Valico di PIETRA STRETTA 1478 mt
CASTEL MANFRINO
Superato il valico e raggiunta l'ora del giusto conforto gastronomico sostiamo nel piccolo centro di Macchia da Sole per soddisfare la nostra fame a base di ottimi affettati e formaggi nella trattoria sulla strada, soddisfatte fame e sete e raccolte dall'oste le necessarie informazioni, decidiamo di abbandonare temporaneamente le nostre cavalcature ed affrontare una facile passeggiata nel bosco per raggiungere uno sperduto castello del quale David ci aveva già decantato la suggestione.
La relativamente facile camminata di circa una mezz'ora evidenzia in modo inequivocabile l'ormai conclamata atmosfera estiva, la fatica della risalita verso i ruderi dell'antico maniero viene comunque ampiamente ripagata dalla visita dei resti del suddetto castello e della bellezza incontaminata del panorama circostante.
Come è giusto che sia per la memoria di un castello così suggestivo nella sua collocazione, la sua prima edificazione è avvolta nel mistero e persa nei meandri del tempo, le prime notizie quasi certe si riferiscono alla costruzione di un fortilizio fatto costruire da Manfredi di Svevia, per sorvegliare questo importante valico tra le Montagne Gemelli dei fiori e di Campli, sui ruderi di preesistenti fondazioni Romane e Longobarde.
Poco resta oggi della sua imponenza ma la suggestione di questo luogo, dimenticato quando la sua funzione difensiva venne meno, è davvero importante inserito in un contesto paesaggistico davvero meraviglioso e protetto nella sua solitudine dalla lontananza dalle principali strade
Rientriamo al parcheggio dove ci attendono le nostre fide cavalcature percorrendo la strada nella sua continuità senza tornare sui nostri passi, l'anello che essa disegna ci riporta al punto di partenza senza il bisogno di ripercorrere sentieri già percorsi.