E' ancora piacevolmente, ma quasi incredibilmente, il sole a darci il buongiorno in questa seconda giornata in terra Abruzzese (anche se Amatrice in effetti è situata nel Lazio); una condizione insperata viste quelle che ci hanno spesso accompagnato durante le nostre trascorse annuali escursioni in queste zone; e sarà il sole ad accompagnarci nella nostra prossima escursione, quella che di certo in questo intenso fine settimana sarà da evidenziare come quella a più alto contenuto emozionale.
2009: Prima del terremoto |
Per la seconda volta dopo il terremoto che la sconvolse nel 2009 torniamo a visitare la ferita città di L'Aquila, una meravigliosa città che abbiamo potuto apprezzare per la prima volta poche settimane prima della drammatica notte che la distrusse e che iniziasse il tragico calvario ancora oggi ben lungi dall'essere concluso, un tragico lento cammino volto ad una rinascita quasi utopistica che abbiamo voluto osservare con i nostri occhi invece di lasciare il compito di informarci ai faziosi ed inaffidabili organi di informazione. Una visita quella odierna che sicuramente avrà connotati meno drammatici di quella dello scorso anno visto il cielo azzurro che campeggia incoraggiante sulla città abruzzese in luogo della fastidiosa nonché gelida pioggia che ci afflisse per l'intera giornata nel 2011. |
2011: Due anni dopo |
L'AQUILA
Non è solo grazie alla piacevole condizione climatica che la visita alla città si rivela più piacevole che in passato, il centro storico precedentemente osservato deserto e tristemente immobilie sotto il cielo plumbeo, oggi si scopre relativamente animato e quasi gioioso di questa ritrovata (anche se moderata) attività che lo pervade.
Piazza Duomo
Le sensazioni positive che ci avvolgono probabilmente sono eccessive vista la situazione che ancora affligge il centro storico di L'Aquila dopo tre anni dal terremoto, ma vedere il cuor della città di nuovo valorizzato dalla presenza dei propri cittadini fa comunque bene ai nostri cuori dato che siamo estremamente convinti che una città senza il suo centro storico perda la sua anima più vera e che in presenza della suddetta triste situazione una città non possa definirsi tale.
Ma nonostante le incoraggianti condizioni inziali ed il rilevare che qualcosina rispetto ad un anno fa è stato fatto, è impossibile non lasciarsi cogliere da un nuovo senso di tristezza e di rabbia constatando che alla fine dopo tre anni il centro storico è ancora inabitabile e che ciò che di diverso osserviamo probabilmente è solo dovuto ad una nuova ridisposizione della zona rossa ed al lavoro di qualche Aquilano che ha potuto riaprire la sua attività in un edificio in parte agibile...... tre anni, soldi stanziati e raccolti tra la popolazione per .......nulla; e come al solito per colpa di nessuno, le cose in Italia accadono.....non è colpa di nessuno...mai.
La piacevole sensazione di un ritorno alla normalità prima indotta dalla presenza di alcuni cittadini a passeggio per il corso principale, presto si trasforma in una nuova triste consapevolezza, probabilmente è l'arrendevolezza e non la gioia o la speranza a spingere gli Aquilani a riappropropriarsi del loro centro storico, coscienti della realtà che li circonda vagano quasi senza più speranza nel loro cuore culturale lacerato dal terremoto che mai probabilmente risorgerà a quel primigenio splendore per tre lunghi anni rivendicato.
La fortezza Spagnola libera dai detriti e apparentemente consolidata, ma non restaurata nelle evidenti ferite, è un ulteriore insufficiente dato positivo rilevato in questa assolata giornata di fine inverno che per pochi istanti ha traviato i nostri sensi, il sole illumina ciò che la pioggia un anno fa bagnava, mattone più mattone meno......
Percorriamo in senso inverso il corso sempre più animato ai lati del quale si diramano vicoli devastati e chiusi al transito che silenti gridano il loro sdegno a chi ormai non ha più possibilità di ascoltare, la speranza probabilmente è stata sostituita da nuove consapevolezze, ancora una volta prendere a pugni il muro di gomma ha sortito il solo effetto di stancare chi gridava il suo dolore ed la sua voglia di giustizia.
Vorrei poter dire che non è vero che non è così che è ancora giusto lottare e che non si deve rinunciare, che c'è sempre speranza, ma che diritto ho di farlo, che speranza posso avere sapendo che esistono ancora luoghi devastati dal terremoti di molti anni fa ancora da ricostruire come nelle Marche??
Eppure la speranza non deve morire, ed il senso di arrendevolezza non deve prendere il sopravvento.... ma si deve tornare a vivere, non si può fare altrimenti, non si può vivere solo di rabbia e di dolore......... ma tutto ciò fa male.
La Basilica di Collemaggio
Anche la basilica di Collemaggio oggi chiusa, presenta alcuni segni di miglioramento, il prato antistante è tornato al verde originario stato consentendo ad alcune famiglie di godere del tepore inaspettato giocando a palla con i propri figli.
Nulla invece è cambiato nello stridente contrasto tra la bellissima fontana delle 99 Cannelle presto restaurata grazie a fondi privati ed il triste contesto circostante ancora nello stesso stato di un anno fa.
La Fontana delle 99 Cannelle
Abbandoniamo la città de L'Aquila con la stessa consapevolezza di un anno fa, qualcosa è cambiato in un anno ma rispetto a ciò che doveva essere fatto e a quanto è stato stanziato per fare ciò che non si è mai verificato tutto ciò è insignificante, dopo tre anni L'Aquila doveva tornare a vivere, in un paese civile dopo tre anni una città non può essere ancora in queste condizioni..... e questo può succedere dovunque... a chiunque, forse faremmo bene a non dimenticarlo mai, a non cullarci nella illusione che questo possa capitare solo agli altri, perché domani gli altri potremmo essere noi.
Scacciamo la tristezza dal cuore per riprendere il nostro viaggio, la sete di conoscenza non si placa così facilmente, essa non si placa mai, di nuovo in sella fendiamo la fresca aria dell'Abruzzo per indirizzarci verso le prossime mete previste in questa lunga giornata.
I FALCHI 2012
Freevax & Lady Hawke - Zavi - Loris Trepalle - Saro77 - Ringhio - Lupo Solitario - LucaVFR