Mattinieri come sempre affrontiamo stoicamente la fitta nebbia che, anche stamani, cancella il paesaggio e rende difficoltoso seguire il nastro di asfalto che subito si perde nella densa e lattiginosa coltre; abbandonato il piacevole rifugio del nostro albergo/osteria che ci ha saziato ed ospitato in questo fine settimana un po’ più lungo del normale, ci dirigiamo decisi verso nord alla volta di quelle Colline Mantovane che si spera siano meno influenzate dalla problematica nebbiosa grazie alla loro (relativa) altitudine e alla diversa dislocazione geografica, decentrata rispetto alla attualmente invisibile Pianura Padana.
CAVRIANA
Degrada finalmente verso l’azzurro il grigiore del cielo non appena la strada inizia la risalita collinare e la nostra prima meta della giornata da mostra di se; la placida cittadina di Cavriana ci accoglie con le vestigia di quello che fu importante e massiccia fortificazione fondata nel XI sec.
La rocca più volte ampliata sotto le varie dominazioni subirà una prima parziale distruzione nel 1600 per poi essere quasi totalmente distrutta nella seconda metà del settecento.
Il recente restauro permette di godere di parte della sua imponenza e di immaginare tutto il resto, allo sguardo anche di correre sui dolci pendii circostanti ancora velati dalla leggera nebbia.
Terminata la visita al castello gettiamo un veloce sguardo alla settecentesca Villa Mirra, un tempo possedimento dei Gonzaga ed oggi patrimonio comunale; poi siamo di nuovo in viaggio.
LA TORRE DI SAN MARTINO DELLA BATTAGLIA
SOLFERINO
La Battaglia di Solferino e San Martino
Il Colle dei Cipressi - La Croce Rossa Internazionale
A Solferino non si creano solo i presupposti per la nascita dell'Italia; sul luogo della carneficina è presente uno svizzero, Henry Dunant, impressionato dal tragico risultato della battaglia e dalla assoluta inefficienza dei soccorsi di fronte ad un numero troppo elevato di feriti, si prodiga personalmente per curare i bisognosi e coordinare i soccorsi presenti sul luogo; con l'aiuto della popolazione trasporta i feriti nel duomo di Castiglione delle Stiviere dove saranno prestati soccorsi a tutti a prescindere dalla divisa indossata.
A seguito di questo importante episodio Dunant fonderà quello che negli anni a seguire diventerà il più importante organo internazionale di soccorso alle popolazioni e che consentirà al suo ideatore di essere insignito nel 1901 del Nobel per al pace: la Croce Rossa Internazionale.
Se risulta difficile controllare le emozioni visitando luoghi così intensamente segnati dalla storia e dagli eventi una volta entrati all'interno dell'ossario diventa quasi impossibile; non appena percorso il rilassante vialetto scortato dai cipressi è assolutamente impossibile restare indifferenti di fronte a ciò che quasi inaspettatamente ci si trova di fronte: il risultato delle umane follie.
E' lo sguardo di centinaia di teschi dalle vuote orbite, una volta all'interno della piccola chiesa, a mettere a dura prova le nostre emozioni; il silenzio e la solitudine altrimenti piacevoli qui diventano carichi di drammatici significati, il senso di ciò che davvero è accaduto quel 24 giugno diventa immediatamente più chiaro per poi improvvisamente sfuggire alla nostra comprensione, perché .... qui e ovunque, in qualsiasi epoca si sia reso necessario un sacrificio così elevato, perché non siamo in grado di raggiungere civili traguardi senza che si renda necessario il sacrificio di vite umane.... perché la libertà futura debba fondarsi sulla morte, perché per chiamarmi Italiano è stato necessario riempire di ossa questa chiesa... sacrificio che probabilmente non abbiamo mai saputo onorare.
I corpi dei caduti durante la battaglia furono seppelliti come si poteva dato il loro elevato numero, tanto frettolosamente da restare troppo in superficie, tanto da riemergere spesso dal loro oblio durante le normali attività contadine della zona, solo dopi dieci anni a causa di una esistente legge si potranno riesumare i poveri resti dei caduti ed ricomporli dignitosamente all'interno degli ossari costruiti a Solferino e a san Martino.
LA PICCOLA VEDETTA LOMBARDA Sulla strada che conduce alla nostra successiva meta un cartello richiama la nostra mente al ricordo di giovanili letture, uno dei brani più struggenti del Libro Cuore narra della drammatica e patriottica vicenda della Piccola Vedetta Lombarda, giovane fanciullo che sacrifica la propria vita per aiutare i soldati osservando i movimenti delle truppe Austriache fino a quando una palla di fucile pone fine alla sua breve esistenza; la storia ha posto radici profonde in questi luoghi, radici bagnate con il sangue. |
CASTIGLIONE DELLE STIVIERE
Carichi di intense emozioni proseguiamo il nostro viaggio adesso nella sua fase finale, una tranquilla Castiglione delle Stiviere che si crogiola piacevolmente al debole sole invernale avida di calore, ci accoglie rilassante in questa domenica pomeriggio; peregriniamo lentamente per le strade della cittadina lasciando che la tristezza che ci ha assalito si trasformi in nuova consapevolezza e che di nuovo sia la tipica infantile curiosità a guidare felicemente i nostri passi.
MONTICHIARI
Al cospetto di un sole che tenta con determinazione ma con scarso successo di illuderci di una precoce primavera prima di gettarsi verso il suo tramonto, abbandoniamo la bella cittadina per dirigersi infine verso casa; una breve sosta a Montichiari per accompagnare il sole oltre la linea scura dell'orizzonte e concedersi l'ultimo caffè della giornata dopo avere tentato inutilmente di visitare il castello chiuso per bassa stagione, per poi puntare decisamente verso il giusto finale mentre nel cielo sempre più scuro si accendono sfavillanti le prime stelle della sera.