Sono passati parecchi anni dall'ultima volta, che in effetti è stata anche la prima, che ho visitato la città alta di Bergamo e che sinceramente non è stata nemmeno una visita.... Correva l'anno 1987 ed io ero un giovane e spaesato virgulto appena strappato agli effetti famigliari e sbattuto in una caserma del Nord Italia a prestare quel servizio militare un tempo obbligatorio, temporaneamente di stanza qui a Bergamo per prestare Giuramento Solenne (sono un tipo fortunato), ho visto bene di effettuare solo in minima parte la lunga ed impegnativa manifestazione, visto che il febbrone da cavallo che mi massacrava da giorni toccò il suo apice (39,5°) e mi costrinse a ringuainare baionetta e uscire dalle fila durante un interminabile presentat-arm a qualche autorità che sul palco non ne voleva sapere di salire.... |
|
|
Sono passati 25 anni da quel giorno, oggi che di nuovo, ma è come se fosse la prima volta, mi appresto a visitare questa città così particolare, densa di storia e di numerose attrattive che da molto tempo ritornava nei miei pensieri ma che per un motivo o l'altro mai avevo potuto conoscere in modo approfondito.
Per uno strano scherzo del destino il mio stato fisico odierno risulta pessimo come quello di 25 anni fa, colpito da una devastante influenza che proprio oggi raggiunge il suo apice e che da allora non avevo più patito, passeggio con determinazione ma con evidente disagio per la strada sopra le mura che conduce verso il centro cittadino.
|
|
|
|
E' una fredda ma serena giornata di metà autunno quella che ci vede protagonisti per le antiche strade di Bergamo Alta, una leggera foschia vela lo sguardo verso valle mentre sopra di noi domina un cielo intensamente azzurro, le temperature non eccessivamente rigide iniziano una leggera risalita che diverrà piacevolmente consistente nel mezzo del giorno.
Particolarmente suggestivo ma anche rilassante, in questa placida domenica mattina, passeggiare lungo la leggera risalita che conduce verso il cuore antico di questa città Medievale che trova lontana origine in una fondazione certamente pre-Romana e probabilmente Etrusca; successivamente alla caduta dell'Impero Romano, Bergamo sarà teatro di numerosi saccheggi fino all'arrivo del dominatore Longobardo.
La città conoscerà il suo massimo splendore sotto il dominio Veneziano iniziato intorno al 1420, periodo al quale si riconduce anche la edificazione della possenti mura perimetrali, in sostituzione di quelle medievali, costruite con l'intento di difendere i possedimenti di Venezia nell'entroterra dei quali Bergamo rappresentava la parte più occidentale.
PIAZZA VECCHIA
Palazzo della Ragione e Torre Civica
La nostra tranquilla visita alla città ci conduce in vista di quella che sicuramente è uno dei simboli principali della città, la trecentesca Piazza Vecchia attira decisa la nostra meravigliata attenzione grazie allo straordinario complesso architettonico che la cinge e che si concentra sopratutto nella adiacente piazzetta del Duomo, suggestivamente raggiungibile attraverso il loggiato sottostante il Palazzo della Ragione; al centro della piazza la fontana donata alla città dal Podestà Veneziano Contarini nel 1780 osserva immobile i palazzi che la circondano.
Fontana Contarini con sullo sfondo Palazzo del Podestà (foto sinistra) e Palazzo Nuovo (foto al centro)
Palazzo Comunale di medievale costruzione, da non molto tempo recuperato da uno stato di progressivo decadimento, il Palazzo della Ragione rappresentava il cuore amministrativo della città prima dell'arrivo dei Veneziani; probabilmente il più antico palazzo comunale d'Italia consente attraverso il loggiato di accedere alla piccola piazza del Duomo dove la precedente meraviglia si trasforma immediatamente in stupore.
PIAZZA DUOMO
Uno stupore che in prima analisi trova alimento nella inaspettata presenza in un così ristretto spazio di così tante attrattive storiche ed architettoniche, uno smarrimento spaziale al quale subito si sostituisce la meraviglia non appena ci rendiamo davvero conto del valore e della bellezza di ciò che ci circonda; una vista a 360°, di quello sono convinto che sia il più alto concentrato per metro quadrato di costruzioni ad elevato valore storico che abbia mia visto, che può prendere inizio dal Palazzo appena osservato per incontrare il Battistero alla nostra destra.
Da sinistra: Palazzo della Ragione, Duomo, Basilica (seminascosta), Cappella Colleoni
Battistero
Costruito intorno al 1340 da Giovanni da Campione trova prima collocazione all'interno della vicina Cattedrale, importante edificio che contiene la vasca battesimale subirà nel tempo diverse ricollocazioni fino a quella definitiva del 1898, in quella occasione venne completato architettonicamente facendo diventare così un edificio autonomo quello che fino ad allora era semplicemente una copertura per la vasca stessa.
Cappella Colleoni
Bartolomeo Colleoni fu un importante condottiero della prima metà del '400 al soldo della Repubblica Serenissima per larga parte della sua vita, un rapporto controverso durante il quale il Colleoni passò anche al soldo della nemica Milano per la quale colse numerose ed ardite vittorie per poi ritornare a Venezia dove concluderà la sua fortunata carriera militare; originario di Bergamo ed erede di una famiglia importante della città porterà con orgoglio in cognome che in origine era Coglioni tanto da rappresentarne le inequivocabili fattezze nel proprio stemma.
La cappella costruita a partire dal 1470 per volere stesso del condottiero verrà realizzata demolendo la sacrestia della cattedrale, capolavoro Rinascimentale assolutamente meraviglioso nelle sue fattezze e nei suoi marmi policromi, tende decisamente a sopraffare la cattedrale stessa, ben più anonima nella facciata, dove si evidenzia principalmente il solo ingresso e dal quale la Cappella Colleoni trae sicura ispirazione e continuazione.
Continuando in logica sequenza dovrei adesso delineare la Basilica ma dato che intorno ad essa si evolverà il nostro percorso cittadino che ci porterà ad abbandonare questo magnifico contesto passo adesso ad una veloce descrizione del Duomo.
Duomo
Costruito nella prima metà del '400 sulle fondamenta della medievale chiesa di s. Vincenzo si contrappose per lungo tempo alla preesistente chiesa di S. Alessandro per il titolo di cattedrale della città, una diatriba che troverà soluzione solo nel 1561 quando i veneziani distruggeranno la chiesa di s. Alessandro a causa della messa in opera delle nuove mura della città.
La visione della sola parte esterna del Duomo sottolinea in maniera inequivocabile il mio confuso stato febbrile, alla fine della escursione cittadina saranno diverse le mancanze che potrò rilevare dalla revisione fotografica, causate dal mio non perfetto stato di salute che ha inciso negativamente sopratutto nella sensibilità fotografica oltre che in quella turistica.
Basilica di S.M. Maggiore
Costruita nel XII sec rappresenta sicuramente il monumento più importante della città, più volte rimaneggiata nel corso dei secoli, ha mantenuto la primigenia facciata Romanica che si affaccia su quella che, prima della costruzione della piazza Vecchia, era il cuore della vita cittadina.
L'ingresso che da sulla Piazza del Duomo realizzato nel 1350 è contraddistinto dalla presenza dei "Leoni Rossi" che sorreggono le colonne, in contrapposizione ai "Leoni Bianchi" di cui è dotata la opposta porta settentrionale.
|
|
|
|
Quello che certamente lascia a bocca aperta il visitatore è il sontuoso e ricchissimo interno della Basilica completatosi nel corso dei secoli, una volta entrati si resta sbalorditi dalla ridondanza delle decorazioni e degli arredi che mai però risultano stucchevoli nell'insieme; nonostante i decisi eccessi, che della Romanica discendenza conservano solo il classico impianto a croce greca con tre navate divise da colonne, il visitatore non resta mai negativamente sopraffatto da quanto osservato, segnale inequivocabile della cura e della bellezza delle realizzazioni e dell'armonia dell'insieme stesso.
Personalmente ho provato una emozione durante la visita che raramente mi ha pervaso osservando altre Cattedrali, positivamente impressionato dalla bellezza delle decorazioni e dal rilassante equilibrio regnante all'interno di questa suggestiva costruzione religiosa.
Usciti alla tiepida luce del sole, piacevolmente impressionati dalla visita, proseguiamo nella nostra deambulazione Bergamasca seguendo ammaliati il perimetro della Basilica fino ad arrivare al cospetto della porta dei Leoni Bianchi; da li, dopo una paziente attesa fotografica nella speranza che infanti cavalieri di incivili genitori scendessero presto dalla schiena dei secolari leoni, risaliamo il dolce pendio che conduce verso la parte più elevata della città.
Superato il Tempietto romanico di santa Croce situato nelle immediate vicinanze della Basilica, dedichiamo un po' di tempo alla visita della chiesa di Nostra Signora del Bambin Gesù attratti anche dalla suggestione indotta dalle statue situate all'ingresso e dai giochi di luce del sole autunnale basso sull'orizzonte.
CHIESA DI NOSTRA SIGNORA DEL BAMBIN GESU
PIAZZA CITTADELLA
Raggiunta Piazza Cittadella usciamo attraverso il loggiato dalla cerchia muraria della città alta di Bergamo per poi rientrarvi tramite l'ingresso situato nei pressi della chiesa di sant'Agata nel Carmine.
CHIESA DI SANT' AGATA NEL CARMINE
Per le vie della città
Individuata la nostra prossima meta dalle mappe turistiche visibili in città, ci "perdiamo" piacevolmente per le vie di Bergamo Alta zigzagando in direzione della Possente Rocca cittadina.
Il tutto successivamente ad un importante evento, impossibile infatti comprendere appieno la cultura di un territorio se non se ne apprezza anche la parte enogastronomica, compito questo (egregiamente svolto) demandato ad una attraente osteria preventivamente prenotata non appena arrivati in città al mattino e situata sull'asse principale della città alta.
LA ROCCA
Soddisfatti dal pranzo appena consumato riprendiamo la nostra passeggiata dirigendoci tranquillamente verso la possente forma della Rocca, costruita nel 1331, periodo di lotte tra nascenti signorie e liberi Comuni, venne rafforzata ed ampliata sotto il dominio Visconteo per poi trovare definitivo completamento durante i lavori di fortificazione della città voluti da Venezia.
Oltre al sicuro fascino storico ed architettonico, la passeggiata lungo le mura che costituiscono questo massiccio castello consente allo sguardo di spaziare incantato sulla pianura sottostante e sulle vicine forme delle Alpi Orobie, incanto che non viene certamente meno quando sul perimetro opposto ci troviamo ad osservare il panorama sulla Città Alta e sui suoi monumenti più importanti.
Panoramica sulla città
COLLE E CASTELLO DI SAN VIGILIO
Terminata la visita alla Rocca e ritornati sul parcheggio dove abbiamo abbandonato il nostro mezzo, raggiungiamo velocemente e senza fatica quella che sarà l'ultima meta della giornata: il castello di San Vigilio situato sull'omonimo colle che dall'alto dei suoi (quasi) 550 mt domina Bergamo.
Il luogo, facilmente raggiungibile anche tramite funicolare, appare tranquillo e rilassante, sotto i tiepidi raggi del sole che si abbassa sempre più sull'orizzonte alcuni avventori indugiano piacevolmente ai tavoli delle diverse osterie presenti nelle immediate vicinanze della stazione di arrivo della funicolare; passeggiando lentamente sui lucidati selciati raggiungiamo la sommità del colle e le inequivocabili forme dell'antico castello.
Il nostro breve ma intenso viaggio nella città di Bergamo Alta termina praticamente qui, sugli spalti di questo antico castello probabilmente già presente in epoca Romana in quanto importante punto di avvistamento e di controllo della città stessa e dei territori circostanti; costruito in forma più imponente durante il periodo Comunale seguirà la sorte delle varie strutture difensive della città, ampliato in epoca Viscontea e divenuto importante baluardo della struttura difensiva voluta dalla Serenissima verrà in parte smantellato nella seconda metà dell'800 ed infine, passato alla proprietà comunale, restaurato intorno al 1990.
Mentre le ombre si allungano sempre di più e l'aria si raffredda decisa, decido che è giunto il momento di cedere le armi alla irruenza con la quale l'influenza mi sta' condizionando, con la febbre che intensa riscalda in maniera anomala le mie stanche membra, iniziamo il viaggio di ritorno verso il nostro caldo rifugio; felici nonostante tutto della esperienza fatta e di essere finalmente tornato a visitare questa straordinaria storica città della Lombardia.
p.s.
Lo stato febbrile ed influenzale che ne è seguito è stato il peggiore da 20 anni a questa parte, per la prima volta nello stesso periodo sono stato costretto a casa dal lavoro per due giorni....
se tornassi indietro? Farei lo stesso!!