Le Crete Senesi ancora una volta porta verso nuove sensazioni, verso un definito infinito.
Il caldo sospiro dell'estate abbraccia insistente i campi spogliati del loro aureo frutto
PIENZA
Varco le cittadine mura nel mezzodì, le ombre proiettate dai secolari palazzi proteggono dalla potenza dell' insensibile sole
rendendo le strette contrade ed i lucidi selciati sicuro rifugio.
Dalle fortificate terrazze cittadine lo sguardo spazia verso l'orizzonte seguendo ammaliato i tranquillizzanti dolci profili collinari
Abbandono Pienza spinto da un inarrestabile istinto verso le dorate ondulazioni,
Le passioni si rincorrono in un improvvisato set fotografico,
tra balle di paglia e borghi medievali si sottopone vanitosa la nera Maia all'occhio della impassibile reflex
Risalgo la collina verso un piccolo borgo che, silenzioso, da secoli osserva rapito la splendida Pienza
MONTICCHIELLO
Chiesa dei Santi Leonardo e Cristoforo
Il sole al tramonto allunga le ombre tra le deserte strade del borgo, le stesse ombre che giocano festose sui colli circostanti,
il denso sospiro dell'estate si stempera progressivamente nella dolce e fresca carezza della sera
Pienza si crogiola al tiepido abbraccio degli ultimi raggi solari,
una leggera brezza intanto diffonde il lontano sussurro della notte in rapido avvicinamento della quale la sera e' delicato araldo.
Una attraente strada sterrata richiama la mia attenzione, le ombre inarrestabili dilagano sui colli, la posizione privilegiata raggiunta,
ennesima conferma della bellezza dell' ignoto percorso mi permette di osservare questo attimo infinito, sospeso tra Pienza e Monticchiello
Torno veloce sui miei passi, la terrazza dell'antico borgo e' ideale luogo per raccogliere l'ultimo saluto del sole
Quasi come incapace di comprendere l'evento che si ripete da innumerevoli ere, il tutto sembra fermarsi per un attimo che profuma di eterno,
E' tempo di silenzio, e' il tempo in cui ogni cosa, sia essa vivente o inerte,
par cullare se stessa confortandosi, nel progredire del crepuscolo, preludio alla impenetrabile notte
Mentre il quadro si scuote dal rigido torpore del ciclico trapasso mi immergo nella invisibile vallata alla ricerca delle suggestioni create dalla umana arguzia che mostra alla notte con timoroso rispetto il suo fulgido potere.
Le mura costruite intorno alle calde acque zampillanti , frutto del ventre vivente di madre terra, mi accolgono come sicura oasi di luce
BAGNO VIGNONI
Percorro la Cassia al tranquillo trotto, intorno illuminati vascelli navigano il nero mare della notte, sovrastati da un cielo trapuntato da miliardi di sfavillanti gemme, il continuo via vai di abbaglianti mezzi mi impedisce di lasciare aperto l'otturatore della macchina fotografica il tempo necessario ad ingannare le curiose stelle e farle entrare, solo la tecnologia di postproduzione mi consentirà di estrarre il debole riflesso lasciato dalle stelle intorno ad uno dei più rappresentativi simboli di questa terra
Improvvise le antiche mura di Buoncovento richiamano una breve ultima sosta, prima di intraprendere il definitivo rientro a casa