LORO CIUFFENNA
In funzione quindi di una ben collaudata filosofia di viaggio ho potuto verificare ed adottare una personalissima teoria secondo la quale lo spazio disponibile non e' direttamente proporzionale alla velocità di esplorazione ma lo e' , al contrario, in modo indirettamente proporzionale, risulta quindi più territorio a disposizione quanto più siamo "lenti" nella sua esplorazione e nella sua comprensione, in base a questa filosofia che spesso ha reso quasi dolorose esperienze di viaggio lineari che non consentono, a causa del tempo ridotto a disposizione, la migliore conoscenza delle zone attraversate, e alla sua estremizzazione che sono arrivato alla realizzazione di questo viaggio particolare, un viaggio che ha preso il suo inizio dal luogo di lavoro ed ha iniziato la percorrenza di un ristretto territorio adiacente che si inerpica verso la vetta del Pratomagno con una particolare modalità che descriverò più avanti.
Il piccolo borgo di Loro Ciuffenna attraversato da l'irrequieto omonimo torrente e' la Porta che si apre sul viaggio e nella sua vera consistenza, raggiunto velocemente grazie ai pochi chilometri che lo separano dal mio punto di partenza e' piacevolmente visitabile in un contesto che non e' quello tipico e sonnacchioso di un giorno festivo ma bensì permeato da quella moderata tranquillità del giorno settimanale nel quale si svolgono le normali attività umane e che lo rendono più reale.
Durante il percorso tra le strade del paese la reflex digitale inizia, fotografando l'immagine fluida del torrente che i nostri occhi non possono vedere che in modo ben diverso, un percorso ben preciso che la porterà a divenire indispensabile strumento di visualizzazione e di dilatazione spazio/temporale.
LA PIEVE DI SAN PIETRO A GROPINA
Distante poche centinaia di metri dal centro di Loro la Pieve di Gropina e' la tappa successiva di questo ridotto percorso di viaggio, antica chiesa le cui prime notizie risalgono al 700 di Carlo Magno e la cui storia si può brevemente leggere sul SITO UFFICIALE del comune, una natura in rapida rinascita primaverile si crogiola sensuale al tiepido sole del mezzodì che occhieggia tra le nuvole dense, la frenetica attività del piccolo popolo dell'aria che ronza da un fiore all'altro fa da contrasto all' immobilità del borgo che cinge le antiche mura
Il portone della chiesa e' stranamente, quanto fortunatamente, aperto fuori dell'orario consueto, impossibile non cedere alla tentazione di visitare il suggestivo interno dell'antico luogo di culto, sopratutto sapendo quanto siano particolari e quasi unici i fregi che decorano i capitelli delle colonne.
All'esterno la ridotta quanto autentica attività umana conferisce al piccolo borgo una aria sincera, come sinceri sono i sorridenti saluti delle persone sconosciute che incontro, atto oramai quasi estinto negli affollati centri della valle sottostante che in questo momento sembra lontana migliaia di chilometri.
Una stretto selciato mi conduce verso il piccolo cimitero da dove osservo la valle permeata della frenetica attività degli abitanti di tutti questi piccoli borghi sparsi tra le colline una volta teatro di faticose attività contadine oggi essenzialmente ridotte ma lo stesso presenti
FLORA
Tocca ancora alla macchina fotografica il compito di immortalare i capolavori di madre natura e di ingrandire quei particolari risultanti meno visibili all'occhio ma per questo non meno importanti