Valico di MONTEFREDENTE 700 mt
Il tracciato che mi raccorderà al primo valico della giornata mi permette di scaldare la gomme ai primi raggi del sole sulle curve dissestate che dopo il piccolo borgo di Madonna dei Fornelli scavalcano le placide acque del lago di Castel dell' Alpi dove si specchiano le candide nuvole naviganti nel fresco cielo azzurro.
Dopo il lago il fondo stradale migliora sensibilmente fino al crocevia che mi immette sulla statale 65 in direzione Raticosa.
Il lago di Castel dell'Alpi
Non sono molti i chilometri che mi separano dal valico, ma la sensazione quasi infantile di un egoismo che mi attribuisce un improbabile possesso esclusivo di queste terre unita ad una assenza quasi totale di miei simili di ogni forma motorizzata conosciuta fa si che la percorrenza di questo breve tratto costituisca il realistico ed emozionante preludio al proseguo della mattinata, l'inizio di un viaggio breve ma intenso nel quale contano le dimensioni spaziali ma diventano significative sopratutto quelle temporali che permetteranno di affrontare questi celebri passi senza l'affollamento che normalmente li contraddistingue.
Passo della RATICOSA 968 mt
Il sole ancora basso sull'orizzonte abbaglia le pendici montane sulle quali rotolano immobili le balle di fieno appena tagliato ed illumina il deserto piazzale del passo della Raticosa, davanti al bar dove mi concedo il primo caffè della giornata sostano un paio di moto a dimostrazione di una predisposizione mattiniera che non è mia esclusiva ma comunque patrimonio di pochi.
Dopo pochi chilometri abbandono la strada che conduce verso il passo della Futa per invertire la pendenza e scendere verso valle e la cittadina di Firenzuola, il tracciato adesso si fa ancora più interessante, i grigi andamenti sinuosi dell'asfalto accarezzano campi mietuti e scoprono visuali improvvise sulla vallata sottostante nella quale sbadigliano sonnolenti piccoli borghi, immediata la sicura acquisizione del ritmo che scatena la sinfonia, uomo e mezzo si muovono leggeri sulle arricciature del percorso.
Le rotonde balle osservano invidiose nella loro staticità il mio movimento ritmico incapace di arrestarsi anche quando mi fermo per osservare il panorama e congelare sulla memoria digitale il continuo movimento della strada.
FIRENZUOLA
Passo del GIOGO 882 mt
Sul passo del Giogo quasi deserto un motociclista legge tranquillo il giornale seduto ad un tavolo di legno, le nubi evanescenti del mattino abbracciano i vicini rilievi, un quadro incredibilmente tranquillizzante per un luogo solitamente animato dal vociare confuso dei tanti motociclisti e dal rombo assordante dei motori.
La tranquilla ma costante discesa che scende tra le fronde degli alberi verso valle interrompe la sua corsa nel borgo di Scarperia incantevole testimonianza storico artistica della valle del Mugello, le strade del villaggio insolitamente animate per l'ora si preparano allo svolgimento del mercato antiquario.
SCARPERIA
LA PROPOSITURA
IL PALAZZO DEI VICARI
Terminata la visita al coinvolgente paese decido di risalire verso il passo della Futa per una via alternativa a quella prevista che mi avrebbe fatto attraversare San Piero a Sieve e risalire le pendici montane a partire dal lago di Bilancino, in parte preoccupato per la possibile presenza di missili terra-aria data l'ora non più così mattiniera e in parte attratto dalla nuova prospettiva mi dirigo verso Galliano e Panna per riagganciare poi la strada del passo poco prima del suo termine.
La via della Panna
La scelta si rivela vincente, la strado certo meno entusiasmante della sinuosità alla quale ho rinunciato e' premiante dal punto di vista paesaggistico ad iniziare dal duplice filare di cipressi che accompagna per un breve tratto la mia tranquilla corsa.
Passo della FUTA 903 mt
Sono le ore 10.00 quando spengo il motore davanti al bar del passo della Futa dopo avere affrontato in solitaria anche l'ultimo tratto della salita contraddistinto da neri curvoni parabolici tanto lenti quanto divertenti per la guida, nonostante l'ora non più mattiniera la mia e' l'unica moto parcheggiata nel piazzale, un veloce caffé ed è tempo di rientrare alla base.
Le ultime curve le regala il tratto di strada che mi riporta verso Pian del Voglio per una degna conclusione di questa intensa quanto breve mattinata iniziata poco dopo il sorgere del sole e terminata prima che il risveglio generale mi riporti nel normale contesto temporale.