Venerdì 3 Ottobre 2008

Avrò controllato l'immagine del satellite meteosat almeno un milione di volte, nella speranza di un cambiamento in positivo di quelle che ormai sono condizioni meteo assolutamente definitive, la grigia copertura presente sulla parte centrale della penisola lascia adito solo alla speranza di una moderata, se non assente, precipitazione piovosa; con un sospiro ricontrollo mentalmente per l'ultima volta tutta la organizzazione dell'evento, percorro ancora una volta con il pensiero tutte le strade interessate dal programma dei due giorni del raduno e spunto la lista delle cose da portare al seguito; osservo ancor una volta con un un moto di malcelato orgoglio i gadget da regalare sabato sera ai partecipanti, e invio un nuovo messaggio a Marcello, impagabile aiuto nella complessa organizzazione di questo evento giunto alla sua quarta edizione.

 

           

 

L'illusione del tempo ancora disponibile per rimediare ad eventuali problematiche organizzative svanisce in fretta, il primo gruppo dei partecipanti al raduno è in rapido ed anticipato avvicinamento, indosso veloce l'abbigliamento invernale per poi salire su di una impaziente e borbottante Maia e dirigermi , sotto un minaccioso cielo plumbeo, verso l' uscita A1 di Incisa dove incontrerò i furgonati Pugliesi scortati dalla avanguardia Romana per nulla disposta a perdere il rito del pranzo del venerdi in quella istituzione enogastronomica denominata Bar-ucci dove opera con infinita e verace simpatia la ormai celeberrima Paola, imperdibile tappa per i buongustai, non solo motociclisti, che transitano in zona.

 

       

 

Alla testa del piccolo gruppo giunto in perfetto orario raggiungo il campeggio Girasole dove alloggeranno tutti partecipanti e dove mi attendono Marcello e gli amici giunti in zona già nei giorni precedenti per godere ampiamente delle suggestioni Toscane, i saluti di rito e la determinazione della inutilità del loro ricongiungimento al punto di ritrovo stabilito per le ore 13.00 impegnano un brevissimo lasso di tempo, il momento tanto atteso stà per arrivare, il 4° raduno Ducati Multistrada, la Vendemmia del Desmo, stà per avere inizio, mi dirigo veloce verso la uscita A1 di Valdarno il resto del gruppo eviterà la noiosa ss69 per raggiungere Volpaia da Lucolena e il castello di Albola, osservando in anteprima le emozionanti ondulazioni Chiantigiane al termine della vendemmia e in colorata e progressiva approssimazione autunnale.

 

           

 

           

 

I gruppi previsti in arrivo per le ore 13.00 sono quasi tutti in perfetto orario, solo parte della Brigata Lanterna  a causa di un non ben chiaro abbandono della A1 nel tratto Fiorentino, a Scandicci, arriva in leggero ritardo e a 5 chilometri dal punto di incontro stabilito, riunite le fila del gruppo nel primo tratto della ss4088, affrontiamo con attenzione le umide curve della strada che conduce verso Radda sotto un cielo che prima promette e poi mantiene le aspettative, una leggera pioggerellina ci accompagna oltre la capitale delle terre del Gallo Nero fino alla nostra ambita meta, il borgo medievale di Volpaia e la solida sicurezza qualitativa del Bar-Ucci.

 

       

 

           

 


 

Il pranzo al Bar-Ucci (Castello di Volpaia)

 

           

 

Temporanea tregua concede Giove Pluvio ai bagnati radunisti che giungono nella piazza del borgo di Volpaia scuotendo con il rombo dei tanti motori il silenzio appena disturbato dal brusio dei turisti stranieri ancora presenti sulle terre del Chianti, sotto il loro sguardo sorpreso e poi ammirato scendiamo raggianti dalla nostre cavalcature per guadagnare l'entrata del locale ed il sorriso degli Amici giunti già presenti, sono passate solo pochissime ore dalla riunione del primo gruppo e già l'atmosfera trasuda di una cordialità tipica dei gruppi da lungo tempo uniti, il cordiale e sincero saluto della Paola scalda gli animi raffreddati dalla spessa umidità persistente nell'aria autunnale.

 

       

 

 

Velocemente sbrigati i convenevoli tra i due gruppi giunti separatamente in loco ci accomodiamo all'interno del piccolo locale, oggi interamente occupato dalla parziale rappresentanza del gruppo Ducati Multistrada riunito dal Raduno del Chianti, il tempo di sedersi a tavola e la Paola inizia le piacevoli ostilità,  i piatti con succulenti crostoni di varia tipologia vengono depositati davanti ad ognuno degli affamati commensali per poi sparire velocemente alla vista.

 

           

 

               

 

       

 

               

 

           

 

A seguire quasi come per un intervallo tra le due portate principali, panzanella ed insalata di farro, con il piacevole brusio delle mille discussioni intavolate dai quasi 40 motociclisti e relative compagne seguono la stessa sorte strabordanti vassoi di affettati e formaggi accompagnati dalle immancabili mostarde di frutta, su di noi intanto si stende la benevola attenzione della padrona di casa: da un lato apparentemente irritata dalla eccessiva quantità di vettovaglie servite in rapporto al prezzo fisso pattuito, dall'altro in costante ricerca della nostra massima soddisfazione, obbiettivo il secondo sicuramente più perseguito del primo dalla mitica Paola.

 

           

 

           

 

               

 

               

 

Inizia sicuramente da qui quel processo di cementificazione, che aumenterà di consistenza durante le prossime ore e nella giornata di domani, tra i partecipanti veterani ed i neofiti di questa particolare manifestazione che riunisce i rappresentanti di tutta la penisola accomunati non solo dal possesso di una straordinaria moto e dalla frequenza del forum Ducatimultistrada.it ma anche da una similare filosofia di vita e dalla voglia di divertirsi dimenticando per tre giorni le preoccupazioni del nostro moderno vivere.

 

               

 

               

 

“potrei avere una fettina di dolce??” “Sie, eppoi una fettina di 'ulo???” seguita da una porzione generosa della agognata torta, niente da fare, la Paola è assolutamente inimitabile ed impagabile, classico ed imperdibile preludio di ogni raduno del Chianti che si rispetti.

 

           

 

           

 

Il gruppo di presenti, ottemperato al rito della caffeina, si dirige di nuovo verso le proprie cavalcature per riprendere, sotto un cielo dove un sole a tratti affacciato a sporadiche finestre aperte tra le scure nuvole crea irreali cromatismi, il viaggio verso il camping Girasole ed il meritato riposo.

 

       

 

           

 

               

 


 

           

 

Ridiscesi dalla collina che ospita il borgo medievale scortati da infiniti filari di viti, alcune ancora con il loro prezioso carico, ritorniamo verso Radda in Chianti per poi deviare poco prima dell' inizio del centro abitato in direzione Castello di Albola.

 

       

 

Al cospetto di un cielo irremovibilmente minaccioso il gruppo di Multistrada affronta le particolari tortuosità stradali che in alcuni tratti si avvitano verso il cielo in inclinati tornanti dove sorpresi cipressi osservano l'inconsueto serpentone tricolore, l'autunno ormai prossimo dipinge vividi colori sui filari spogli del prezioso carico e sulla natura distesa sui colli intorno a noi, sui muri della rare abitazioni rosse piante rampicanti mostrano vanitose la nuova veste cromatica, il grigio nastro di asfalto sembra prodigarsi caparbiamente nella creazione di emozionanti saliscendi sui quali attorcigliarsi giocoso.

 

           

Tocca  Gulliver e Stefy il compito di rallentare il gruppo al mio seguito permettendomi di raggiungere in fondo alla lunga discesa la classica postazione dalla quale immortalare la colonna di Ducati Multistrada che scendono in parata, nonostante il numero ridotto rispetto a quello dei partecipanti dello scorso anno (la stessa foto fu realizzata nella giornata di sabato con il gruppo al gran completo) l'immagine offertami per essere immortalata risulta assolutamente suggestiva.     

CLASSICA CON BRIO

 

 

           

 

Di nuovo velocemente in sella risalgo il gruppo  che supera il Valico del Morellino per iniziare la discesa verso Lucolena e successivamente  puntare verso il nostro campeggio, la strada umida invita alla prudenza, ed è un invito che la colonna in marcia non si sente di rifiutare, giungendo tranquillamente al rifugio promesso in quel di Norcenni al camping Girasole

 

       

       

       

 

           

 

 

Arrivati al campeggio prendiamo subito possesso dei Bungalow, la teutonica organizzazione del responsabile ha già previsto chiavi e biancheria all'interno dei bungalow rendendo inutili le normali trafile, grazie anche alla registrazione dei presenti  effettuata preventivamente con dati forniti in anticipo gli stanchi Multistradisti possono godersi velocemente una calda doccia.

Saluto il gruppo e mi rimetto in marcia verso la uscita A1 di Incisa dove già Marcello è in attesa della seconda ondata di partecipanti, parte della Colonna Romana e altri iscritti in arrivo da varie regioni affollano in breve tempo il parcheggio a lato della uscita autostradale.

Terminati gli arrivi previsti ci avviamo di nuovo verso il campeggio, la intensa giornata volge al suo termine e tutto procede come previsto, ognuno degli aderenti ha rispettato gli orari comunicati alla organizzazione, mancano solo, ormai, quelli previsti in tarda serata.

 

La cena del venerdì

 

               

 

MENU CENA

COCCOLI TOSCANI, STRACCHINO E PROSCIUTTO DEL PRATOMAGNO CON POLENTA GRIGLIATA AI PORCINI

RISOTTO MANTECATO CON PORRI E PECORINO TOSCANO

 STRACCETTI DI MAIALINO UBRIACO AI SEMI DI FINOCCHIO CON PATATE ROSOLATE AL ROSMARINO

 PANNA COTTA CON GELATINA ALLE FRAGOLE E PINOLI TOSTATI AL CALVADOS

 

Quello nella foto è mio figlio ma quello accanto non sono io!!!! :-)))))))

 

           

 

       

 

La serata scivola via piacevolmente tranquilla, mentre i presenti gustano le prelibatezze previste dal menu del ristorante del campeggio, stringendo nuove amicizie o cementando le vecchie, il quadro dei partecipanti va verso il definitivo completamento grazie agli ultimi arrivi e la comunicazione del ritardo per motivi atmosferici di Moris e Ilenia che perferiscono rimandare all'indomani mattina il loro arrivo.

Francesco, piccolo iscritto al suo primo raduno sorride felice e senza timore alcuno ai presenti per poi addormentarsi soddisfatto nel suo passeggino prima che Strefy lo riconduca a casa, emozionante ricordare l'evento dello scorso anno durante il quale mi fu data notizia da quella straordinaria donna che è mia moglie del suo concepimento di fronte a più di cento Amici e adesso vederlo qui nelle braccia di chi ne applaudi un anno fa il suo arrivo.

Ma Francesco non è il solo bambino presente: Asia, la figlia di Leofalco e Novella mangia tranquilla al tavolo assistita dai genitori, con i suoi 16 mesi di vita vanta già la partecipazione a due raduni del Chianti.

 

Francesco

 

Non è facile descrivere l'atmosfera che si respira in questi particolari momenti che riuniscono un così particolare gruppo di persone, è quantomeno sintomatico rilevare come sedersi ad un tavolo con persona mai conosciute di persona generi un imbarazzo di un millesimo di secondo per poi assaporare immediatamente quel clima di cordialità e di complicità tipico delle persone che si conoscono da tempo; immediata è quindi la nascita di quel gradevole brusio composto dai mille dialoghi e delle decine di dialetti che si intrecciano nell' aria.

 

           

 

           

 

Il venerdì del raduno si chiude sotto un cielo buio nel quel campeggiano pochissime stelle, le previsioni per l'indomani parrebbero buone ma meglio non eccedere nell'ottimismo, avvolti dal freddo abbraccio dell'aria autunnale tentiamo di in ogni modo di chiudere il programma degli arrivi del venerdì, all'appello manca infatti un ultimo partecipante in arrivo direttamente dalla Svizzera, avvistato da Lele e Titti all'altezza di Genova (dove la ha superati di slancio) di Nini si sono perse le tracce, il mio cellulare di cui dovrebbe avere il numero tace inspiegabilmente mentre noi non sappiamo come contattarlo.

Chiamo di nuovo Strangola al campeggio per sapere se ci sono novità prima di mettermi a letto e il suo diniego non contribuisce a farmi prendere quel sonno che assolutamente non ho; finalmente alle ore 2.00 il mio cellulare squilla, Nini , mi comunica Strangola, dopo avere vagato per il Chianti immerso nella notte e con il mio numero di telefono trascritto in modo errato ha finalmente raggiunto il campeggio, il quadro adesso è piacevolmente completo.

 

 

Photo By Freevax

 

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