Ore 2.30 del mattino, ho appena finito di preparare l'ultimo dei circa 100 pendagli portanick con la foto della Multistrada, ripasso mentalmente per la millesima volta tutto il programma senza trovare niente di irrealizzato o sottovalutato, non ho sonno ma mi avvio lo stesso verso il letto, tra poche ore il 3° Multiraduno del Chianti avrà inizio. Fuori dalle finestre il silenzio della notte è rotto dal rumore dei forti acquazzoni che fin dalla serata investono la zona.
Venerdì 28 settembre 2007
Ore 06.30, guardo la pioggia che cade sulla strada, dormire stanotte era impossibile, il cielo completamente grigio e tetro sembra non lasciare nessuna speranza per il proseguo della giornata, l'osservazione delle web-cam dislocate verso la costa tirrenica da dove dovrebbe iniziare un ipotetico miglioramento non riesce a concretizzare il mio ottimismo, il mio pensiero intanto va a chi e' già pronto alla partenza o addirittura e' già in strada. Le illusorie schiarite improvvise intervallate da repentine intensificazioni della nuvolosità con precipitazioni anche intense e visibilità scarsa caratterizzano la prima parte della mattinata in una sorta di angosciante stillicidio, la speranza del miglioramento è subito cancellata da un intenso acquazzone.
Alle ore 10.00, come preventivato, ritiro le chiavi del Bungalow al campeggio, Marcello (Zav) , impagabile sostegno organizzativo, mi attende per prendere possesso del proprio bungalow nel quale alloggiamo lo scatolone con tutti i gadget ed i premi per la lotteria di beneficenza per la serata del sabato, sotto una pioggia battente dopo l'ennesima schiarita, ritorno verso casa dove Maia, la mia nera Multistrada 1100s, mi attende impaziente, tra pochissimo il raduno avrà inizio.
Ore 12.30, gli sguardi dei passanti spaziano dalla sorpresa alla commiserazione, in attesa davanti al casello A1 in abbigliamento antipioggia casco in testa non devo sembrare molto coerente con le avverse condizioni atmosferiche che scaricano su di me tonnellate di acqua.
Il gruppo atteso per le 13.00 arriva in perfetto orario, tra di loro esponenti delle rappresentative Sarde, Siciliane, Pugliesi, Trentine Lombarde e di tante altre regioni che vanno a completare un quadro generale che conterà partecipanti provenienti da ogni regione di Italia, sotto una temporanea schiarita ci incamminiamo verso una sosta ormai divenuta un classico venerdì, il Castello di Volpaia e la simpatia della Paola e del suo Bar-Ucci
Separati nei due locali a causa del maltempo che non consente di magiare all'aperto i partecipanti ritrovano la simpatia dei volti conosciuti o stringono nuove amicizie con chi,
fino ad allora, era solo un avatar sul forum, la compagine Siciliana intanto ci allieta e stupisce con un sostanzioso quanto gustoso assaggio di specialità regionali trasportate sacrificando parte del bagaglio fino qui, i mugolii di soddisfazione di chi assaggia la bontà pasticcera costituiscono un sentito e sincero ringraziamento agli amici Siciliani
Gli scatti esterni al gruppo in lenta ritirata verso le proprie moto mostrano una inquietante presenza che non si evidenziava a vista, trattasi probabilmente del fantasma del Cavaliere Matteo dei Diavolett, leggendaria quanto eroica figura medievale vestito della sua celeberrima armatura rossa che insieme al suo coraggio sprezzante del pericolo e alla sua invincibilità gli valse il soprannome di Cavaliere del Diavolo, la leggenda narra che sarà sconfitto per la prima volta alla età di 107 anni in una gara di "Birra & Salsicce" da un anonimo cavaliere schiattato dopo la vittoria
Discesa dal Castello di Volpaia
Il cielo offre una prolungata tregua al gruppo in trasferimento verso gli alloggi, le invitanti sinuosità del tracciato a causa della poca aderenza offerta rischiano di diventare un pericoloso canto delle sirene, la guida tra i filari delle viti e i cipressi e' attenta e la velocità moderata, c' è modo e tempo per godersi il panorama circostante avvolto in un contesto tipicamente autunnale, basta dosare attentamente la manopola del gas
Da Radda verso il campeggio percorrendo la stupenda sp72 del Castello di Albola
Anche la strada del Castello di Albola e' ormai un classico del raduno di autunno, tracciato e panorama ne fanno un appuntamento imperdibile per chi percorre queste strade per la prima volta ma anche per chi già le conosce e ne può apprezzare maggiormente le numerose sfaccettature, sullo strettissimo e inclinato tratto di tornanti in rapida sequenza tra i cipressi le Ducati si arrampicano decise e precise, difficile contenere l'esuberanza della coppia del Desmo ed impedire che ad ogni uscita di curva la ruota anteriore punti il grigio cielo chiazzato di azzurro.
Alle ore 19.00 il gruppo, risolto un piccolo inconveniente capitato a tre partecipanti, si presenta al campeggio dove riceverà le chiavi degli alloggi, progressivamente arrivano al Girasole anche tutti gli altri iscritti in viaggio nel pomeriggio, nonostante le avverse condizioni atmosferiche le rinunce temute sono praticamente pari a zero, la determinazione dei Multifriends non e' messa in discussione da due gocce d'acqua....o magari anche tre!!
Mentre consegno le ultime chiavi e ascolto le numerose domande dei nuovi arrivati, per un attimo la stanchezza prende il sopravvento, un lunghissimo istante durante il quale non riesco più a concentrarmi su quanto stavo facendo e il sistema nervoso tenta di prendere il comando della situazione, conto fino a dieci mentre i sensibili compagni rendendosi conto della situazione, fanno silenzio intorno, poi in lontananza sento le risate dei vari amici sparsi nei bungalow il rombo dei motori in arrivo ed il calore affettuoso degli amici intorno a me e tutto si dissolve come neve al sole, recupero le residue energie e termino il lavoro consegnando gli ultimi alloggi , la serata e' ancora giovane, per riposare ci sarà tempo.
La cena del venerdì (Photo by Zav)
Più di cento persone animano al serata al ristorante "Lo Strettoio", la ottima qualità delle portate fa da cornice alla simpatia e alla comunione del gruppo, le amicizie già cementate nel tempo si sovrappongono alle nuove, è incredibile l'affiatamento che contraddistingue gli iscritti al forum, vecchi e nuovi
Prima della fine della serata e del meritato riposo per tutto il gruppo, cogliamo l'occasione per premiare un grande amico per tutti noi oltre che un grande Enogastronomo e proprietario di un celebre ristorante romano dove molti di noi amano degustare le gustose specialità, Mauro, alias Toro99, riceve il cappello da cuoco con lo stemma del Chianti come simbolo del nostro affetto, della nostra stima, e della nostra riconoscenza.
Lentamente, contro la volontà che vorrebbe trascorrere ancora del tempo con il gruppo dei Multifriends, i partecipanti si avviano verso i propri bungalow, le luci una ad una si spengono, domani sarà un giorno denso di eventi.
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