L'idea iniziale del viaggio in notturna attraverso la dorsale centrale della nostra stretta penisola prevedeva il raggiungimento della costa orientale del paese in tempo per la visione dell'alba, alcune ore dopo quella del tramonto goduta dalla terrazza del ristorante di Castagneto Carducci dove per lo ore 20.30 era previsto il ritrovo dei partecipanti a questa traversata in notturna oltre ad alcuni simpatizzanti non partecipanti.

Il percorso oltre ad essere un evento strettamente motociclistico voleva in parte evidenziare anche il diverso aspetto enogastronomico dei due punti congiunti dalla nostra traversata per quanto entrambi affacciati sul mare, per questo motivo alla cena a base di prodotti tipici di una zona Tirrenica Toscana che non vanta spiccate tradizioni marinare ma che si affida ai prodotti della terra capitanati dai piatti a base di Cinghiale si è contrapposto un pranzo in terra Romagnola a base di quei prodotti ittici da sempre base della cucina tradizionale della regione.

 

 

12 luglio 2008 - Ore 20.00 - 24.00    Ristorante "Vecchio Frantoio", Castagneto Carducci

 

               

 

All'arrivo dei primi partecipanti: Gabriele e Guido sulle loro Multistrada e Jody su Hornet, si presenta un piccolo mistero che si chiarirà solo in seguito, la prenotazione effettuata risulta di 8 persone in luogo delle 6 che avevo previsto, incongruenza che si rivela per il momento preziosa data la potenziale imprevista partecipazione di due amici Ruggero e Gabriella, in arrivo dalla costa.

Il mistero si scioglie pochi minuti dopo, raggiunti anche da Marcello in sella alla sua KTM e da Loris e Adriana su BMW ,  vediamo arrivare una macchina scura con all' interno due facce ben note, sono Mario e Arianna si sono aggiunti a sorpresa al gruppo dopo che avevano declinato l'invito per motivi personali, motivi che impediscono la loro partecipazione alla Notturna ma, per fortuna, non alla cena.

 

               

 

La sorpresa graditissima contribuisce ad aumentare l'allegria del gruppo, dai 6 presenti prenotati ritrovarsi in 10 non può che rendere tutti ampiamente soddisfatti.

Il sole intanto porta a termine la sua corsa visibile da questa parte di emisfero, il panorama offerto dalla terrazza del ristorante permette di osservare la pianura sottostante che sfuma nel  placido mare Tirreno cangiare colori nella progressiva scomparsa dei raggi solari sempre meno intensi, le luci della sera punteggiano la vallata sottostante lentamente avvolta dalle calde tenebre seguite al tramonto

 

Ristorante Il Vecchio Frantoio

 

Il ristorante non tradisce le aspettative, la cucina tipica del territorio allieta la nostra cena, dall'antipasto misto ai primi piatti a base di cinghiale e di carne per finire all'ottima Scamerita la qualità e la quantità dei prodotti resta ineccepibile, il tutto annaffiato da un ottimo prodotto DOC delle sottostanti terre di Bolgheri (anche se poco o nulla affine alla tradizione Toscana con i suoi vitigni Merlot, Syrah Cabernet  e Sauvignon e l' invecchiamento modaiolo in Barrique ): il rosso Emilio Primo. 

 

       

 

Un brindisi in una serata morigerata dal punto di vista alcolico (visto l'impegno che ci attende) e l'allegria dilaga contagiosa tra le persone presenti al tavolo.

Appare sempre più evidente con il passare delle ore quanto il vantaggio preso dal sole durante la rotazione terrestre sia ormai incolmabile e quanto sia realisticamente impossibile per noi essere come ipotizzato sulla spiaggia di Cesenatico in tempo per apprezzare il nuovo sorgere del sole, previsto in questo giorno di metà estate e di breve notte per le ore 5.30 circa, appare anche immediatamente evidente come il gruppo non soffra in alcun modo di questa evidente situazione, impegnato com'e nel degustare i prodotti sapientemente cucinati e nel disquisire amabilmente con chi presente solo per la cena non ci seguirà durante il nostro notturno itinere.

 

       

 

Approccio questo tipico della nostra filosofia di viaggio che ci vede impegnati non nella ricerca di prestazioni assolute ma bensì nella soddisfazione delle nostre emozioni senza affanni causati dalla lotta contro il tempo, la notte non sarà lunga ma la comparsa della luce del mattino non ci limita in alcun modo ne toglie suggestione alla nostra "impresa", arriveremo quando sarà tempo di arrivare, ne prima ne dopo.

       

 

Il viaggio ha ufficialmente inizio alle ore 00.15 quando, salutati gli amici che rientrano alle proprie magioni, Gabriele, Marcello, Guido, Jody, Loris e Adriana accendono i loro mezzi a due ruote e si dirigono verso la scura notte delle Colline Metallifere primo lembo di territorio Toscano da attraversare.

L'itinerario previsto e che verrà perseguito senza particolari problematiche, inizia con la percorrenza del tratto di strada che da Castagneto raggiunge Monteverdi in un crescendo di gradevoli, per non dire entusiasmanti, curve a noi ben note ma che in questo contesto vengono affrontate con ben diversa attenzione data la ridotta visibilità e la potenziale presenza di animali notturni sulla carreggiata.
Il percorso che si snoda sulle colline Metallifere fino a Larderello e poi da saline fino a Volterra affonda nella densa notte orfana di uno sfuggente astro lunare argenteo troppo prematuramente scomparso dietro le colline, in questo denso ma tranquillo mare paiono navigare come solidi  vascelli i borghi medievali debolmente illuminati adagiati su invisibili colli, accanto a noi corrono improvvise per poi velocemente sparire come dotati di propria vita, le argentee spire dei condotti geotermici della zona dei soffioni.  

Superata Volterra reduce da una ormai omologata Notte Bianca raggiungiamo una silente San Gimignano per poi arrivate alla sosta del primo rifornimento a Poggibonsi, purtroppo a causa di una tabella di marcia non imperativa ma comunque almeno in parte da considerare e dalla lunga procedura necessaria alla messa in opera delle attrezzature per la fotografia in notturna non sono state effettuate soste per fotografare i suggestivi paesaggi incontrati, che però credo non avranno difficoltà alcuna a restare impressi nelle nostre menti per molto tempo. 

 

13 luglio 2008 - Ore 01.55    Rifornimento Poggibonsi

 

 

 

       

 

La sosta evidenzia una situazione generale buona dal punto di vista della resistenza fisica, ma e' anche vero che le ore 2.00 non sono un limite significativo, non e' raro che le serate estive si trascinino tranquillamente fino a questo punto; sarà da quanto momento  in poi che dovremo are i conti con la stanchezza e la sonnolenza.

Le temperature si mantengono su valori estivi, il mio giubbotto traforato lascia trapelare temperature piacevoli sul rilievi e decisamente più fresche nei fondovalle dove l'umidità presente condiziona molto la nostra percezione.

Da Poggibonsi ci dirigiamo verso Castellina in Chianti percorrendo una delle più belle strade della zona, il ritmo blando causato dalla frenetica attività animale notturna mai pienamente visibile ma osservabile con la coda dell'occhio sul bordo strada ed una stanchezza ancora latente non penalizzano eccessivamente il nostro divertimento, tra una collina a l'altra e' possibile osservare il nero mare che copre le valli sul quel splendono pochi lumi sparsi che si perdono verso l'invisibile orizzonte.

Castellina - Greve rappresenta la nuova tappa intermedia, in una notte ormai assolutamente padrona pochi mezzi a motore si muovono sulla strada chiantigiana SS222, raggiunta la cittadina simbolica capitale delle zone del Gallo Nero, deviamo verso il Valdarno che raggiungeremo percorrendo di slancio il Passo del Sugame ormai sempre più sicuri della nostra guida in versione notturna e di una natura che a quanto pare ci osserva protettiva.

Figline rappresenta una nuova breve sosta per rifornimento, Adriana intanto, a causa anche della sua condizione di passeggera, inizia ad accusare i pesanti sintomi del sonno, il resto del gruppo appare invece piacevolmente sorpreso dalla resistenza fin adesso dimostrata.

Collegamento via statale 69 e ci arrampichiamo solitari verso il passo della Consuma dove giungeremo poco dopo averne degustato le sinuosità libere dal troppo traffico che le assilla durante il giorno ed i fine settimana, suggestivo il piazzale del passo completamente deserto, là dove ogni giorno si affollano automobilisti e motociclisti in rapito assaggio della ottima schiacciata che qui viene farcita e venduta.

Unica presenza quella di un appartato camper straniero che speriamo di non disturbare durante il nostro spuntino nottruno.

 

13 luglio 2008 - Ore 04.35    Spuntino sul passo della Consuma

 

Con un debole chiarore che illumina le tenebre ad est denunciante una ormai imminente alba ci concediamo una sosta ritemprante a base di affettati formaggi e schiacciata preventivamente accolte nei nostri bauletti, compito del thermos di caffè quello di allontanare quanto possibile il piacevole abbraccio di Morfeo che ormai sembra avere definitivamente cinto la nostra Adriana.  

 

               

 

Qualche sbadiglio di troppo si fa strada sui volti perplessi dei partecipanti, è tempo di ripartire prima che altre necessità abbiano il sopravvento, riordinate le poche vettovaglie rimaste ci mettiamo di nuovo in marcia discendendo il versante del Pratomagno che ci condurrà fino in Casentino.

 

   

 

13 luglio 2008 - Ore 05.25    Discesa dal passo della Consuma

 

   

 

La rossa palla di fuoco ci sorprende ancora sulle pendici del Pratomagno, assolutamente impossibile come prevedevamo, pensare di arrivare sulle coste adriatiche prima della sua levata, data la lunghezza e particolare tortuosità dal percorso prescelto, lo spettacolo offerto da quanto magico istante e' assolutamente emozionante

 

13 luglio 2008 - Ore 05.38    Alba sul Casentino

 

       

 

 

       

 

Da Stia si affronta l'ultimo valico della giornata, quello della Calla, il ritmo che gradevolmente aumenta, grazie alla luce ormai consistente che rischiara la strada, si interrompe brevemente per osservare divertiti due giovani volpacchiotti che giocano sulla strada  e che dopo una impaurita occhiata fuggono di gran lena verso il rassicurante bosco.

E' in questo momento del viaggio che probabilmente più si fa sentire la stanchezza e la sonnolenza tipica di chi ha saltato il classico riposo di notte, la sosta il quel di Civitella di Romagna  a base di nero caffè consente di recuperare condizione e stimoli, Adriana purtroppo cede definitivamente alla stanchezza ed insieme ad un poco convinto Loris abbandona il gruppo dirigendo la moto verso la lontana casa.

 

13 luglio 2008 - Ore 06.25    Civitella di Romagna

 

 

La sosta permette anche di contattare l'amico Timmon che da appena partito da Faenza con la sua Multistrada tricolore, grazie ad una sveglia antelucana,  ci raggiungerà a Forli per condurci ad una abbondante colazione e trascorrere con noi la mattinata in attesa del pranzo.

 

13 luglio 2008 - Ore 07.24    Forli

 

       

 

Alle ore 8.00 sotto la sapiente guida dell'amico Timmon raggiungiamo Cesenatico per la colazione e per la  ufficiale conclusione del tour in notturna dal tirreno all'Adriatico iniziato 360 km e 8 ore prima, ad una madia di circa 60 km/h (soste escluse) abbiamo portato a termine il nostro viaggio, adesso manca solo il pranzo marittimo per concludere degnamente l'evento

 

13 luglio 2008 - Ore 08.04    Cesenatico

 

       

 

       

 

Dopo la lauta colazione che ci concediamo arriva il momento di salutare anche Guido e Jody: per inderogabili motivi familiari, che avevano permesso in via del tutto straordinaria la loro partecipazione,  devono rientrare a casa, noi invece poco attratti da un eventuale pennichella sulla spiaggia ci facciamo guidare da Timmon alla osservazione della consistente avifauna presente nelle saline di Cervia, il volo dei Fenicotteri Rosa spaventati dalla nostra presenza e' un momento che giustifica quasi da solo tutto il percorso fatto stanotte.

 

13 luglio 2008 - Ore 10.35    Parco delle saline di Cervia

 

 

 

 

 

           

 

       

 

       

 

           

 

13 luglio 2008 - Ore 13.00    Ristorante "Il Porticciolo", Cesenatico

 

           

 

Alle ore 13.00 ci sediamo al tavolo esterno del ristorante prenotato dal nostro amico, la degustazione dei prodotti del ristorante, cucina tipica marittima con alcune varianti ereditate dalla cucina del sud, sancisce la definitiva  conclusione del nostro viaggio, il Cinghiale ha raggiunto la Vongola.

Un breve temporale lava l'asfalto e aumenta la umidità nella calura estiva, è tempo di saluti e di rientro, io e Marcello ultimi superstiti del gruppo iniziale, seguiremo strade differenti per raggiungere le rispettive abitazioni, i saluti di rito evidenziano la soddisfazione per la riuscita di un impresa che serviva principalmente a dare una diversa scusa ai nostri frequenti incontri, oltre a permetterci di verificare i nostri limiti di sopportazione in condizioni di stress e di provare a gestirne i sintomi e ad osservare luoghi conosciuti in un contesto completamente nuovo.

Un viaggio e' terminato un altro inizia la sua preparazione, vicino lontano non ha importanza, solo la nostra soddisfazione ha importanza.

 

13 luglio 2008 - Ore 20.00   Casa

 

Finalmente a casa per una presenza, la mia, che qualcuno giustamente reclama e che fuga immediatamente ogni stanchezza dal mio essere, solo 4 ore più tardi potrò di nuovo adagiarmi su di un letto, quasi 700 km e 40 ore dopo la mia ultima sveglia.