Abbandonata L'aquila in una mattina sempre più azzurra percorriamo la A24 fino alla uscita di Carsoli, prestabilito punto di partenza dell'ultimo itinerario di questi intensi 4 giorni in procinto di esaurirsi.
Il programma generale prevede l'attraversamento dei Monti Simbruini dopo un iniziale tratto di strada percorso in territorio Marsicano in un crescendo emozionale che inizia con una delle più divertenti strade della zona
La strada che da Carsoli raggiunge Tagliacozzo è praticamente un parco giochi per chi predilige le strade tortuose che non richiedono velocità eccessive per essere apprezzate, l'asfalto freddo e la presenza di graniglia tipica delle strade soggette a nevicate nelle curve non permettono, purtroppo, di godere appieno della sinuosità del tracciato, ma quello che possiamo fare in tutta sicurezza è quanto basta per stampare un sorriso soddisfatto sul volto dei presenti una volta raggiunta la prima meta della giornata.
VALICO COLLI DI MONTEBOVE 1220 mt
TAGLIACOZZO
In effetti la sosta non era prevista, ma dato che il programma di massima non rivendica, come spesso accade, un dettaglio tale da non consentire improvvisazioni, ci avviamo dopo una pausa caffé verso il centro di questa piacevole cittadina.
Piazza Obelisco
L'armoniosa e rilassante piazza detta anche il "Salotto di Tagliacozzo" è probabilmente una delle più belle d'Abruzzo, adornata da importanti opere architettoniche quasi tutte ormai restaurate, si dotava anticamente al suo centro di un pilozzo sul quale venivano fatti sedere a calzoni calati i debitori insolventi esponendoli così alla pubblica gogna.
Nel 1825 la fontana con l'obelisco ne prenderà definitivamente il posto.
Chiesa e convento di San Francesco
All'interno di questa chiesa, la cui costruzione è databile intorno al 1250 su ispirazione delle due grandi opere appena realizzate in Assisi, riposano le spoglie del primo biografo ufficiale della vita del santo al quale è dedicata: il Beato Tommaso da Celano.
L'androne presenta sulla volta un affresco riportante l'albero genealogico dell'ordine Francescano "appoggiato" a quel sant'Antonio da Padova ritenuto origine dell'ordine stesso, a suo fianco i primi frati e sullo sfondo un paesaggio largamente fantasioso rappresentante Assisi e la vallata che la ospita.
Sulle pareti del chiostro, a tratti abbellite da eleganti bifore, sono visibili scene della vita del santo.
Vicoli
La vista al Palazzo Ducale è rimandata ad altra data, il tempo scorre veloce e dobbiamo rimetterci in marcia, non abbiamo in effetti orari da rispettare fedelmente, ma prima o poi dovremo invertire la direzione dato che ci spingiamo sempre più a sud per una meta finale situata, almeno per quanto riguarda i 3/4 del gruppo, a nord....
Verso Capistrello
Attraversate le suggestive terre Marsicane illuminate da una decisa luce primaverile raggiungiamo Capistrello punto di partenza del nostro previsto attraversamento dei monti Simbruini, quello che invece non era previsto è il cartello che dichiara chiuso per frana e neve il valico che avrebbe dovuto consentirci di penetrare nel Lazio.
Salita sui Simbruini
VALICO SERRA DI S. ANTONIO 1608 mt
Di comune accordo decidiamo di tentare il passaggio, la neve sulle cime è presente ma le speranza che la strada sia stata liberata dal sole raggiante di questi ultimi giorni ci spinge imperiosa fino all'insuperabile ostacolo che arresta la nostra corsa.
Impossibilitati a proseguire in quanto non dotati di vanghe, torniamo mestamente sui nostri passi, l'unico varco sui Simbruini è chiuso, raggiungeremo il Lazio attraverso una noiosa direttrice che ci porta prima a Sora, caotica cittadina di confine, e poi nei pressi di Veroli da dove il nostro errare tornerà ad essere più interesante.
A questo punto una nuova scissione interessa il gruppo, Silvestro proseguirà verso sud e le sue terre Campane non senza lasciare in noi un senso di profondo dispiacere, mentre noi punteremo decisi il nord e l'autostrada che da Tivoli ci ricollegherà alle nostre lontane magioni.
ALTOPIANI DI ARCINAZZO
Ma il viaggio nonostante l'orario e gli imprevisti è ben lungi da avere esaurito le fonti di interesse, pur senza disporre del tempo necessario a soste o escursioni possiamo approfittare delle emozioni che strada e paesaggio di cornice ci offrono fino al nostro arrivo a Subiaco e nella percorrenza del divertente tratto che ci collega a castel madama e che sancisce ufficialmente la fine di questa lunga vacanza iniziata venerdi scorso.
SUBIACO
PASSO DELLA FORTUNA 471 mt
Il Basso valico che ci presenta alla noiosa autostrada che ci porterà a casa è beneaugurante, con ancora negli occhi le infinite immagini vissute durante questo lungo fine settimana, che ci ha visto protagonisti prima sui monti Sibillini e poi sulle terre Abruzzesi per sconfinare in quelle Laziali nella continua ricerca si sensazioni e nell'interminabile intento di accrescere il nostro bagaglio culturale, affrontiamo felici le gelide ombre della notte che avvolgono la caotica ma scorrevole A1.
Il viaggio è iniziato dalla stupenda cittadina di: