LA BORSA SERBATOIO
La delicatezza di queste nuove macchine fotografiche e' ben conosciuta e quindi diventa improponibile una gestione spensierata della Sony come invece ben sopportava la indistruttibile Canon, per questo motivo e per una più veloce gestione dello scatto ho realizzato un alloggiamento morbido per corpo macchina ed ottiche per la borsa serbatoio della mia moto, l'assenza di calamite per l'aggancio sul serbatoio (La Multistrada lo ha in plastica) evita di temere per la sorte delle memory card sotto l'influenza di un campo magnetico. La prima realizzazione utilizzava della comune gommapiuma, facile da reperire ma troppo incline allo "sfarinamento" da utilizzo intensivo e conseguente rilascio di materiale troppo pericoloso per i delicati organi della Reflex ,sensore su tutti. Verificata sul campo la bontà e la praticità della realizzazione il passo successivo e' stato quello di rintracciare del materiale più idoneo a contenere delicati meccanismi meccanici e digitali. Contattata una azienda specializzata nella lavorazione delle schiume espanse riesco ad ottenere, grazie alla gentilezza dei titolari, del poliestere espanso adatto al contenimento di materiali delicati. Il prodotto era inoltre disponibile in spessore adeguato alle mie necessità. La prima fase prevede la realizzazione di un prototipo grezzo per verificare la esattezza delle mia idea che, rispetto alla precedente realizzazione, prevede la disposizione della Reflex, ottiche e accessori su due piani in luogo del pezzo unico precedentemente adottato. Questo a causa di mutate esigenze che prevedono il trasporto di un numero superiore di ottiche e degli accessori che nella precedente realizzazione dovevano essere stivati nelle tasche laterali della borsa serbatoio. Altra esigenza da tenere in considerazione e' quella relativa al diverso ingombro della Sony in funzione delle ottiche montate, nella configurazione più lunga montando lo zoom 70/300, infatti, nella precedente soluzione non era possibile stivarla; ogni volta ero costretto a smontare il lungo zoom e rimontare una delle ottiche più corte. |
L' idea e' quindi quella di dividere in due sezioni lo spessore totale dell'espanso per ottenere il raddoppio delle superfici utilizzabili, quella superiore destinata ad accogliere la reflex con qualsiasi obbiettivo montato e gli accessori di più intenso utilizzo come batteria e scheda memoria di ricambio, quella inferiore dedicata alle ottiche e a filtri vari oltre allo scatto flessibile.
La prima fase prevede la realizzazione di un prototipo grezzo che consenta la verifica sul campo di quanto ipotizzato nonché dei processi di lavorazione, non disponendo infatti di macchinari dedicati alcune fasi potrebbero risultare molto complesse. La prima difficoltà sta nel reperire un Cutter ben affilato della giusta lunghezza, quelli normalmente reperibili sono troppo corti e non adatti a tagliare di netto (senza imperfezioni o strappI) grandi spessori come quelli da me utilizzati, sia per il taglio di divisione delle due superfici sia per la sagomatura dei comparti di contenimento.
Realizzato il blocco principale, di dimensioni maggiori di quelle necessarie al suo inserimento nella borsa, si procede alla separazione dei due piani con un taglio netto e preciso e alla sagomatura dei due blocchi in funzione delle dimensioni della borsa, che in questo caso sono diverse per i due piani in quanto in presenza di contenitore piramidale.
La fase successiva prevede la realizzazione di maschere in cartone per rilevare gli ingombri dimensionali dei solidi da inserire e valutarne la disposizione migliore.
Una volta ottenute le maschere e verificata la migliore posizione per i solidi si può procedere , dopo avere evidenziati i perimetri con un pennarello, al taglio delle zone segnalate procedendo alla rimozione di tutto il materiale in eccesso ottenendo quindi un vano passante; questo si rende necessario nella impossibilità , con gli attrezzi a mia disposizione, di ricavare una base di appoggio nel vano perfettamente piana.
Così facendo avrò dei pieni con la sagoma voluta che taglierò lungo il piano realizzando dei fondelli perfettamente piani che andrò ad attaccare nuovamente nella sede ottenendo quanto voluto.
La procedura si ripete per ogni accessorio di grande dimensione, solo nel caso dei piccoli oggetti taglio il poliestere nella giusta profondità per poi andare a togliere il materiale in eccesso con cautela per ottenere una superficie di appoggio più orizzontale possibile.
Il vano di inserimento deve essere poco più stretto dell'oggetto per consentire uno stivaggio aderente e quindi al sicuro da cadute accidentali.
Una volta realizzati i due ripiani e verificata la effettiva compatibilità con la borsa ho effettuato un test su strada risultato assolutamente positivo, confortato da questo risultato procederò alla realizzazione del prodotto definitivo affinando tagli e sagomature.
Le foto saranno inserite non appena realizzato, l'effetto in sostanza non si discosterà molto da quanto sopra presentato.