LE STAGIONI DELLA VITA

 

PRIMAVERA

Il rombo profondo del motore scuote l’aria frizzante di un terso pomeriggio primaverile, il passaggio della moto in corsa disturba le agili rondini che danzano sul nastro di asfalto e coinvolge in un agile ballo i rossi papaveri sul ciglio della strada,
l’emozione che nasce nel ragazzo davanti alla sua moto e’ un brivido di intensa incertezza mentre una frenetica bramosia si impossessa dell’anima, occhi impazienti osservano mani giovani impugnare con noncuranza la chiave che apre la porta sul futuro.
Un fresco sbuffo di vento scompiglia i capelli ribelli sul volto imberbe, gesti acerbi indossano il fiammante giubbotto sul quale campeggia una rilucente scritta, la stridula voce della fanciulla richiama l’attenzione dello spensierato centauro, unico pensiero tra mille pensieri evanescenti, appena percettibile per un istante tra mille impercettibili istanti, inconsistente come la bruma che si dissolve al mattino, smanioso nella brama di vita, immediatamente amalgamato dalla certezza della presente inconsistenza:

io non sono, io sarò

 

 

ESTATE

Il rombo profondo del motore scuote l’aria calda di un assolato pomeriggio estivo, il passaggio della moto in corsa solleva una leggera nuvola di polvere dai depositi lasciati da un temporale estivo e scuote le spighe di dorato grano coltivate vicino alla strada in una suggestiva danza, l’emozione che nasce nel giovane davanti alla sua moto e’ un brivido di intenso piacere mentre una consistente euforia si impossessa dell’anima, occhi attenti osservano mani adulte impugnare decise la chiave che apre la porta della felicità.
Una calda folata di vento scompiglia i folti capelli sul volto deciso, precisi gesti indossano il vissuto giubbotto di pelle sul quale si legge ancora una grande scritta, la risata argentina della compagna richiama l’attenzione del felice centauro, unico pensiero tra mille pensieri felici, lucido per un istante infinitesimale, concreto come il sole che scalda, elettrizzante come un sogno realizzato, piacevole come la consapevolezza di se, archiviato subito e per sempre nel fiume della Vita:

Io sono stato, io sono, io sarò


 


AUTUNNO

Il rombo profondo del motore scuote l’aria tiepida di un aureo pomeriggio autunnale, il passaggio della moto in corsa solleva le dorate foglie cadute e carezza gli esausti filari, l’emozione che nasce nell’ uomo davanti alla sua moto e’ un denso brivido che nasce nel profondo dell’anima e risale lentamente ma prepotente lungo la schiena mentre una decisa convinzione abbraccia l’anima, occhi profondi osservano mani mature impugnare delicate la chiave che apre le porte alla propria individualità.
Una raffica di vento scompiglia le candide ciocche sul volto invecchiato, la morbida voce della compagna abbraccia l’anima del centauro, unico pensiero tra infiniti pensieri piacevoli, lucido per un istante infinito, solido come la fondatezza dell’ ego, caloroso come l’abbraccio di un amico vero, compatto argine del fiume della Vita:

Io sono stato, io sono quello che sarò



INVERNO

Il rombo cupo del motore scuote l’aria fredda di un grigio primo pomeriggio invernale, il passaggio della moto in corsa solleva le secche foglie morte sulla strada in una macabra danza spruzzando il marciapiedi della acqua di una pozza sporca, l’emozione che nasce nel vecchio seduto su di un stanca panchina e’ una stilettata letale inferta nel profondo dell’anima mentre occhi appannati dal tempo osservano, senza riconoscerle, tremanti mani avvizzite.
Una sferzata di gelido vento schiaffeggia improvvisa il volto rugoso, tremolanti lenti ed imprecisi gesti armeggiano con la cerniera di un liso giubbotto di pelle sul quale ormai appare illeggibile una grande scritta, l’infermiera richiama all’ordine il ribelle anziano solo nel deprimente giardino invernale della casa di riposo, unico pensiero tra mille pensieri confusi, lucido per un istante indefinibile, doloroso come una condanna eterna, lacerante come un angoscia infinta, confuso subito e per sempre come una goccia di pioggia caduta nel fiume della vita:

Io sono stato

 

 

 

 

 

 

 

Testo e foto di Gabriele "freevax"
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Ultimo aggiornamento: 01-07-13.