Questo ultimo frammento del nostro infinito Viaggio inizia in una delle località archeologicamente più interessanti della Tuscia: a Tarquinia si trova una straordinaria ed estesa necropoli Etrusca dove gli affreschi ottimamente conservati all'interno della tombe raccontano attraverso colorate immagini la secolare storia di un misterioso popolo.

L'iris (o giaggiolo) è il simbolo della città di Firenze, logico quindi ritrovare all'interno dei confini della rinascimentale città Toscana un bellissimo giardino dedicato al suddetto splendido fiore e al breve ma intenso periodo della sua vivace fioritura.

Un viaggio solitamente necessita di una meta, ma quello che tra partenza e arrivo si interpone resta probabilmente la parte più stimolante del viaggio stesso; un dondolamento appenninico in solitaria ci porta fino a Dozza colorata cittadina dell'arte, stavolta solo componente della generale soddisfazione finale.

 

Un terra quella Italica ricca in maniera quasi ridondante di risorse turistiche di ogni tipo in grado di soddisfare qualsiasi esigenza, una terra dove non esiste un metro unico di valutazione e dove la considerazione turistica delle varie zone non rispecchia spesso il loro reale valore.

Esistono quindi territori dove si ritrovano disponibili risorse infinte e dove la storia, fin dalla notte dei tempi ha giocato un ruolo fondamentale per la nascita della attuale società e dove si ritrovano innumerevoli testimonianze del nostro patrimonio culturale...

dal mistero Etrusco all'unità d'Italia.

Territori come quello della Tuscia.

In tema enogastronomico è compito invece di un particolare prodotto tipico della provincia di Ferrara rappresentare l'eccellenza gastronomica nazionale e stimolare la curiosità e il successivo apprezzamento da parte di chi ancora non ne conosce la unicità e bontà.

 

Un castello diroccato, forse l'unico ed ultimo rimasto nella splendente terra del Gallo nero racconta con il suo suggestivo silenzio una verità non corrotta dalle necessità turistiche, una storia che parla di guerre e di battaglie in una terra da sempre oggetto di contese tra i vari Signori e Signorie che hanno fatto la Storia d'Italia e della Toscana.

Un breve viaggio che sottolinea anche la sua primaria importanza rispetto al mezzo utilizzato per effettuarlo, perché non sarebbe logico rinunciarvi solo perché manca la nostra amata due ruote.

Per raggiungere una meta è meglio il giro lungo o quello corto?? Preferibile arrivare subito sul posto oppure divagare zigzagando per il territorio che ci separa dal nostro punto arrivo? 

La risposta è scontata ma un po' meno scontate sono le implicazioni che a volte questa scelta può comportare, fino ad arrivare a maledire il momento in cui è stata presa..... 

 

EGO non si ferma mai, non smette mai di cercare soddisfazione o di cercare nuovi stimoli e nuove emozioni, fermarsi significa perdere e perdersi; rinunciare alle sensazioni migliori e ad essere se stessi.

Filosofia ben evidenziata nel report "Ripartire" in copertina questo mese.

Cercare nuove emozioni sopratutto dove non sembrano esserci, fuori dai luoghi comuni e lontano dalle località rinomate e facilmente sfruttabili, un EGO esigente in nostro che nel report principale visita in Puglia le Gravine.

E in tutto questo contesto emozionale ancora comunque invernale poteva mancare un cenno di gastronomia???

Una ricetta facile ma intensa nella sua storia, e nella sua bontà e nelle sue profonde radici culturali come la Gricia chiude il trittico di novità presentate dal nostro sito nel mese più breve dell'anno.

 

 

Ed eccoci alla prima uscita del 2011 di EGO, il report di questo mese ci porta alla scoperta di uno dei più straordinari reperti archeologici che siano mai stati ritrovati sul territorio nazionale ma che purtroppo non è visibile in originale se non volando al di là dell'oceano....

Se volete saperne di più non avete che da seguire il link della foto qui a fianco e scoprire

la storia della Biga di Monteleone altrimenti conosciuta come il "Carro d'oro".

 

Ci restano poche righe di questo spazio e le utilizziamo ben volentieri per augurare a tutti un

 

Buon 2011

 

e per invitarvi a seguirci anche in futuro in questo viaggio Biomototuristico sulle strade della nostra bella Italia e su quelle mondo

 

Negli ultimi report di questo umido 2010 EGO vi conduce a spasso sulle Colline Pisane spinti dalla irrequietezza tipica della ben conosciuta filosofia che ci anima.

Un viaggio breve ma denso di suggestioni, quelle tipiche ed imprescindibili di un paese che non smetterà mai di stupirci e di riservarci sempre nuove sorprese.

Chiude l'angolo delle novità una ricetta gastronomica dedicata ad un prodotto tipico regionale Pugliese.

Cogliamo l'occasione, nell'archiviare questo intenso anno Biomototuristico che ci ha visto rinnovare radicalmente l'aspetto del sito continuando ad informare con la inossidabile filosofia, per augurare  a tutti buone feste ed una anno nuovo in grado di regalarci ancor più emozioni e soddisfazioni e mettere sempre più terra davanti alle ruote delle nostre compagne di viaggio.

 

Auguri e Buona Strada a tutti voi

 

Una località suggestiva della Toscana ancorata decisamente al suo passato apre questa nuova pagina di EGO dedicata al mese di novembre, un mese che segna  la fine della bella stagione ma non delle suggestioni BioMototuristiche.

Un frammento di antichità giunto quasi intatto fino ai giorni nostri, questo in estrema sintesi il piccolo borgo di Lucchio situato in alta Lucchesia al confine con la montagna Pistoiese dove ancora, oltre alle antiche vestigia, si evidenziano anche le condizioni di vita estremamente faticose che queste popolazioni rurali erano costrette a subire.

Ma il mese di novembre vi regala anche una recensione enogastronomica sulla  tecnica di cottura sulla "pietra" apprezzata dal suo autore in un piacevole ristorante situato nell' entroterra Marchigiano nei pressi della cittadina di Jesi e una veloce valutazione sui risultati a lungo termine ottenuti dagli Italiani con con la loro rinomata "furbizia", in questo caso, in ambito stradale.

 

Castiglioncello - Paese Fantasma Barga - Gioiello di Garfagnana Il Polarizzatore

Le mura erose dal tempo e dagli agenti atmosferici che un tempo costituivano una piccola comunità rurale  ma che adesso sono la caratteristica principale del paese fantasma

di Castiglioncello, sito sull'appennino Tosco-Emiliano, rappresentano il tema principale della copertina di Ottobre di EGO.

Un imperdibile e suggestivo viaggio per le strade deserte di una delle tante risorse nascoste del nostro paese per ripercorrerne anche un pezzo di storia.

Ma questo mese percorriamo anche le strade del paese di Barga, gioiello della Garfagnana spesso ignorato durante le esplorazioni dell'aspro territorio di confine toscano e capace invece  di assicurare al visitatore notevoli emozioni.

Un nuovo capitolo dedicato alla fotografia completa il trittico di novità dedicato al mese di ottobre,  un breve report analizza le caratteristiche di uno dei filtri sopravvissuti alla "rivoluzione" digitale: il Polarizzatore

 

LE COPERTINE DEL VECCHIO SITO

Prima del rinnovamento grafico datato Ottobre 2010

 

Civita di Bagnoregio - La città che muore Agriturismo Malga Mariech Le Anguille - Pesca e Cucina Il Ponte di Annibale - la storia ....nascosta