Una delle peculiarità più rinomate degli italiani nonchè probabilmente la più più riconosciuta, sopratutto all'estero, è sicuramente la furbizia; quella capacità cioè che ci consente di affrontare un determinato fatto o situazione con una modalità assolutamente anomala rispetto ad una civile logica.

Questo tipo di comportamento che nella normalità del termine dovrebbe consentire di trarsi di impaccio da qualsiasi tipo di situazione anomala rispetto alla normalità dei fatti, viene invece utilizzato prevalentemente per trarre maggiore ed immediato profitto a scapito dei diritti altrui.

Purtroppo per noi questa "tecnica" ha una precisa controindicazione che, a quanto pare, non siamo geneticamente in grado di comprendere e che impone il completo sovvertimento dei valori sul lungo termine causando più danni di quanto siano stati i vantaggi: quindi le agevolazioni che abbiamo immediatamente ottenuto a breve termine saranno completamente spazzati via dai danni provocati che nell'immediato futuro si presenteranno.

Una delle situazioni che può risultare di facile analisi e comprensione delle sopraelencate condizioni è sicuramente quella creata dal senso unico alternato regolato da semaforo.

In questa particolare condizione, a seguito normalmente di lavori temporanei, il normale flusso veicolare nei due sensi di marcia viene obbligato in una sola corsia e regolato da un impianto semaforico che ne stabilisce il passaggio, appunto, in modo alternato.

Il semaforo che regola il flusso funziona come ogni altro semaforo, con il verde si passa e con il giallo ci si ferma in attesa del rosso che impedisce il passaggio, a questo punto teoricamente dall'altra parte scatta il verde per consentire all'opposto direzione di marcia di defluire.

Teoricamente, infatti nella maggior parte dei casi questa contemporaneità non avviene più da tempo e allo scattare del rosso passa ancora del tempo prima che dalla parte opposta si possa transitare, a volte anche alcuni minuti più di quanto sia strettamente necessario; e come mai???

La risposta è molto semplice, così come il risultato logico oltre che scontato: nelle iniziali normali condizioni buona parte dei guidatori impegnati ad affrontare la variante non si fermava allo scattare del verde e nemmeno nei primi secondi di semaforo rosso continuando ad impegnare furbamente la ridotta sede stradale anche quando dall'altra parte era scattato il verde, causando ingorghi e discussioni a volte anche feroci.

La risoluzione della problematica è stata quindi semplice se vogliamo, è bastato allungare i tempi di fermo in entrambi i sensi più di quanto fosse normalmente necessario (la condizione di contemporaneità si applica solo in caso di ridotte estensioni di interruzione, per quelle più lunghe occorre consentire al traffico di defluire mantenendo il rosso da entrambe le parti) per consentire anche ai "furbi" di liberare la corsia e permettere il passaggio altrui. 

Una soluzione che ha creato la classica situazione del serpente che si morde la coda, tipicamente infatti invece di accorgersi della penalizzazione ricevuta a fronte di pochi vantaggi e porvi intelligente (non furbo) rimedio, il guidatore forte di questa condizione ha intensificato i passaggi con il rosso causando ancor più l'allungamento dei tempi morti.

Una analisi questa di una situazione forse irrilevante ma che forse proprio per la sua semplicità è in grado di farci comprendere come in tanti (tutti??) i casi le nostre "furbate" si rivelino assolutamente controproducenti sul lungo termine e anche e sopratutto nella situazione generale, sono infinite infatti le penalizzazioni ottenute a livello sociale grazie a tali inutili comportamenti.

Vabbè, ma che dobbiamo farci?? Non te la pigliare, tiriamo a campare!!!! O meglio, a sopravvivere.

 

 

Gabriele [freevax]

gabriele@biomototurismo.it